Peeling Chimici Combinati

Per "peeling" si intende un trattamento della pelle in grado di rimuovere la parte superficiale del suo spessore, come una sottile buccia (dall’inglese to peel = sbucciare). La pelle è un organo dinamico; ogni giorno lo strato corneo elimina, attraverso un meccanismo fisiologico, un numero infinito di cellule cheratinizzate. COS'È IL PEELING CHIMICO Il peeling chimico è una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di una sostanza chimica. Un peeling molto superficiale accelera l’esfoliazione naturale dello strato corneo, mentre un peeling che agisce a livello più profondo crea necrosi e infiammazione nell’epidermide, nel derma papillare o nel derma reticolare. Il peeling chimico crea evidenti cambiamenti nella pelle attraverso tre meccanismi d’azione: Stimolazione del turnover cellulare attraverso la rimozione delle cellule morte dello strato corneo. Eliminazione di cellule epidermiche danneggiate e degenerate, che saranno rimpiazzate da cellule epidermiche normali; questo risultato sarà particolarmente evidente nel trattamento delle cheratosi attiniche e delle discromie. Introduzione di una reazione infiammatoria con conseguente attivazione dei mediatori dell’infiammazione che attiva la produzione di nuove fibre di collagene e di glicosaminoglicani (meccanismi rivitalizzanti del derma); per tale motivo inoltre, il peeling svolge una vera e propria azione ringiovanente della pelle stimolando i fibroplasti a produrre collagene e quindi aumentandone lo spessore e l’elasticità.

COS’È IL PEELING CHIMICO

Il peeling chimico è una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di una sostanza chimica.
Un peeling molto superficiale accelera l’esfoliazione naturale dello strato corneo, mentre un peeling che agisce a livello più profondo crea necrosi e infiammazione nell’epidermide, nel derma papillare o nel derma reticolare.

Il peeling chimico crea evidenti cambiamenti nella pelle attraverso tre meccanismi d’azione:

Stimolazione del turnover cellulare attraverso la rimozione delle cellule morte dello strato corneo.

Eliminazione di cellule epidermiche danneggiate e degenerate, che saranno rimpiazzate da cellule epidermiche normali; questo risultato sarà particolarmente evidente nel trattamento delle cheratosi attiniche e delle discromie.

Introduzione di una reazione infiammatoria con conseguente attivazione dei mediatori dell’infiammazione che attiva la produzione di nuove fibre di collagene e di glicosaminoglicani (meccanismi rivitalizzanti del derma); per tale motivo inoltre, il peeling svolge una vera e propria azione ringiovanente della pelle stimolando i fibroplasti a produrre collagene e quindi aumentandone lo spessore e l’elasticità.

 

LE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZATE

Le sostanze chimiche più utilizzate a tale scopo sono: TCA (acido tricloroacetico), acido ascorbico, acido lattico, acido salicilico, acido glicolico, alfaidrissiacidi, fenolo, acido pirurvico, tioglicolico, azelaico, resorcina, ecc..

Essi provocano un danno superficiale controllato tale da ridurre nel giro di qualche giorno la perdita di un sottile strato di pelle, simile ad una scottatura solare.

 

GLI EFFETTI

La pelle, in particolare quella del viso, è sempre esposta agli agenti esterni (caldo, freddo, inquinamento, raggi solari) che a lungo andare la opacizzano e la invecchiano; senza contare acne, varicella, ustioni solari, ecc. che lasciano spesso traccia di sé.

I peelings sono in grado di togliere i primi strati di cellule attenuando cicatrici da acne, discromie, rughe superficiali, cheratosi ed altri inestetismi tipici del crono e fotoinvecchiamento cutaneo, uniformando la colorazione della pelle e donandole al tempo stesso luminosità e compattezza. Un ciclo medio comprende 3-6 trattamenti.